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Sviluppare il talento attraverso 40 strategie pratiche ed efficaci.
Sviluppare il talento è alla portata di tutti: nessuno dovrebbe credere di non avere del potenziale inespresso. In ciascuno di noi c’è un gigante assopito da risvegliare. Qualunque sia il talento che intendi sviluppare – suonare uno strumento musicale, praticare uno sport, apprendere una nuova lingua, guidare una startup – sei nato con la dotazione necessaria a trasformare l’impreparazione iniziale – tipica di tutti i principianti – in abilità efficaci.
Si tratta di un equipaggiamento che non è controllato dai geni, ma da te. Ogni azione costruttiva che compi, ogni esperienza di vita, ogni sessione di pratica è un passo che ti avvicina allo sviluppo del tuo talento.
L’equivoco del talento innato
Ma perché solitamente si pensa che il talento sia innato? Innanzitutto perché spesso chi emerge e si afferma come un “talento” inizia fin da bambino a dedicarsi alle sue passioni, sospinto ad approfondirle da genitori e/o educatori che lo sostengono e lo assecondano. Quest’iniziativa, per via della sua precocità, viene erroneamente scambiata per una scintilla innata. Ma non è scritto da nessuna parte che non si possano apprendere nuove abilità in età adulta! Inoltre, l’equivoco del talento innato nasce anche dal fatto che l’espressione di un talento non è la stessa in ogni persona. Non tutti coloro che si cimentano in una qualsivoglia disciplina diventano dei “grandi” nel loro campo. Ma la differenza tra chi resta solo un buon esecutore e chi diventa un “genio” non è una questione genetica. Ciò che incide, e che contribuisce in maniera decisiva a formare le persone talentuose sono lo studio, il duro lavoro, la pratica, l’abnegazione, l’applicazione, la disciplina. Insomma, il talento non si sprigiona da solo, bensì ha bisogno di essere coltivato costantemente, giorno dopo giorno.
Noi siamo quello che facciamo ripetutamente. Perciò l’eccellenza non è un’azione, ma un’abitudine.
Aristotele
Come sviluppare il talento: 40 strategie pratiche, semplici ed efficaci per sfruttare a pieno le proprie abilità inespresse.
- Osserva e analizza attentamente chi vuoi diventare. Nessuno è migliore di te: se qualcun altro ce l’ha fatta, puoi farcela anche tu! Ispirati alle persone che ammiri soffermandoti sul loro operato.
- Emula i top performer imitandone le tecniche, lo stile e tutte le informazioni necessarie ad incrementare le tue abilità. Spesso il successo si raggiunge ripercorrendo dei modelli vincenti e già testati. Come ebbe a dire Pablo Picasso: “I buoni artisti prendono a prestito; i grandi artisti rubano.”
- Usa un’agenda per annotare i tuoi risultati, obiettivi e idee. Scrivi delle liste e riflettici sopra: questo genera chiarezza.
- Sii disposto a sbagliare e a rischiare. Tenta senza lasciarti frenare dalla paura di sentirti stupido. Considera gli errori come dei segnavia per migliorarti, e giammai come dei fallimenti.
- Scegli l’austerità. Solitamente un ambiente umile fornisce una spinta motivazionale notevole a migliorarsi e consente di restare focalizzati sull’esecuzione dei compiti. Per contro, circondarsi di agi e comodità porta a rilassarsi generando distrazione.
- Prima di iniziare un’attività, valuta se sono richieste competenze tecniche specifiche o meno. Questo ti consentirà di capire quale approccio usare: se occorrono abilità esatte, precise, affidabili e senza errori, allora hai bisogno di un allenatore/insegnante/mentore; se invece sono richieste abilità più flessibili e generiche, puoi esercitarti con la pratica diretta senza aiuti esterni.
- Quando scegli un allenatore/insegnante/mentore evita qualcuno che concentri i suoi sforzi per farti sentire confortato e nel far andare le cose lisce come se tu non dovessi preoccuparti di nulla. Cerca qualcuno che ti responsabilizzi con la sua autorevolezza. Cerca qualcuno che dia indicazioni pratiche, brevi e precise (no lunghi sermoni). Cerca qualcuno che ami insegnare i fondamentali e che sia disposto a trasferirti i suoi “segreti”. Infine, a parità di condizioni, scegli il più esperto o anziano.
- Individua il punto cruciale: si tratta di un punto al limite delle tue competenze in cui puoi migliorare più velocemente e in maniera più efficace. Nel punto cruciale dovresti sentirti completamente coinvolto e sotto sforzo, come se stessi lottando per raggiungere un obiettivo inarrivabile. Trovare il proprio punto cruciale è un modo per crescere: una volta stabilito il confine delle tue abilità, mira appena un po’ più in là.
- Non misurare la pratica e l’esercizio con il tempo, bensì con la quantità e la qualità delle sessioni. Ad esempio, se vuoi fare pratica con il pianoforte anziché pensare: “Mi esercito per 20 minuti”, dici a te stesso: “Ho intenzione di fare 5 prove intensive della nuova composizione”.
- Dividi ogni obiettivo in piccoli passi. Per quanto grande sia il sole, esso è pur sempre la composizione di singoli e piccoli raggi. Per quanto lungo sia un libro, esso è pur sempre la composizione di singole lettere dell’alfabeto. Un raggio di sole o una lettera dell’alfabeto sono dei “chunk” ovvero piccole unità non scomponibili. Domandati quale sia l’elemento più piccolo dell’abilità che intendi sviluppare e lavoraci sopra, cercando di sforzarti al massimo affinché venga eseguito in maniera impeccabile.
- Abbraccia la lotta. Quando si tratta di sviluppare un talento la lotta non è un elemento opzionale, ma una necessità. Ricorda: nessun sacrificio, nessun guadagno. Insomma, non esistono pranzi gratis.
- Fai un poco ogni giorno e non tanto una volta a settimana. Piccole sedute di esercitazione quotidiane sono più efficaci delle sedute settimanali. Meglio fare poco e ripeterlo ogni giorno piuttosto che fare tanto e ripeterlo occasionalmente. Inoltre, la pratica ripetuta giorno dopo giorno aiuta a trasformare un atto in un’abitudine.
- Non limitarti a fare mere esercitazioni, ma cerca sempre di trasformare la pratica quotidiana in qualcosa di giocoso, divertente ed entusiasmante. Il talento richiede molta passione e non può essere espresso affidandosi esclusivamente ad un’esecuzione meccanica e fredda. Ad esempio potresti tenere traccia dei risultati che raggiungi e sfidare te stesso a migliorare la performance. Questo trasformerà l’esercitazione in un gioco.
- Fai pratica da solo. Se lavori sulle tue abilità da solo puoi capire meglio quali sono i tuoi limiti e come superarli. Inoltre, non contando su nessun altro, sviluppi anche maggiore disciplina.
- Pensa per immagini. Le immagini sono molto più facili da ricordare, afferrare e applicare. Pensa allo svolgimento dei tuoi esercizi con immagini facili da visualizzare e sentire.
- Presta estrema attenzione agli errori dopo averli commessi. Anche se l’istinto ti suggerisce di sminuire o ignorare gli errori commessi, cerca sempre di imparare dagli sbagli concentrandoti su di essi. Analizza gli errori guardando in faccia la realtà e chiediti cosa devi fare la prossima volta per migliorare.
- Riduci lo spazio fisico a tua disposizione per allenarti. Spazi più piccoli possono aumentare l’efficacia degli esercizi se servono ad aumentare il numero e l’intensità delle ripetizioni e per chiarire l’obiettivo.
- Rallenta. Quando apprendi una nuova abilità sei spinto ad andare sempre più velocemente. La velocità però porta anche a commettere delle imprecisioni. Una pratica lenta funziona come una lente d’ingrandimento: ti fa percepire gli errori più chiaramente e ti aiuta a correggerli.
- Chiudi gli occhi. Uno dei modi più semplici per approfondire una pratica è chiudere gli occhi. Questo serve a migliorare la consapevolezza di se stessi, spazzare via le fonti di distrazione e a concentrarsi maggiormente sulle proprie abilità.
- Mima. Può sembrare folle, ma se mimi i gesti della pratica a cui ti stai dedicando continui ad esercitarti anche se non ti stai esercitando!
- Focalizzati sulla prima volta in cui riesci a fare centro. Quando ti accorgi che sei riuscito per la prima volta ad esprimere un’abilità senza sbavature soffermati e riavvolgi il nastro della mente ripensando alla mossa eseguita. Memorizza il ritmo, le emozioni e le sensazioni provate. Fissa questo punto perché si tratta di una conquista che devi imparare a ripetere.
- Riposati e fai dei sonnellini. Prima di affrontare una sessione di pratica dovresti riposarti cosicché da affrontare l’esercizio nella forma ideale. Sonnecchiare aiuta anche la mente a restare concentrata e a migliorare l’apprendimento.
- Per imparare una nuova mossa, esagerala. Non essere timido o titubante: se c’è un esercizio che devi eseguire enfatizzalo. Spingiti sempre un po’ oltre cosicché da verificare i limiti delle tue abilità. Puoi sempre riequilibrare le cose in un secondo momento.
- Pensa in positivo. Ogniqualvolta devi eseguire un compito puoi decidere se concentrarti mentalmente sul raggiungimento dell’obiettivo o sul possibile errore. Cerca sempre di focalizzarti sulla mossa positiva, e non su quella negativa.
- Non cercare mai la via più facile. Sovente meno sforzo significa anche meno apprendimento.
- Rinforza la mossa giusta. La pratica profonda ha a che fare con l’identificazione e l’eliminazione degli errori. Una sessione di pratica per esercitarti a non sbagliare consiste nel fare la cosa giusta, fare la mossa sbagliata e fare di nuovo la mossa corretta. L’obiettivo è quello di rinforzare la mossa giusta accendendo un riflettore sull’errore affinché venga “emarginato”.
- Ripeti un esercizio tre volte consecutive con dieci minuti di intervallo tra una ripetizione e l’altra.
- Fermati prima di essere esausto. L’apprendimento non è mai efficace quando si sperimenta una condizione di esaurimento. Esercitati possibilmente al mattino: le prime ore della giornata ti garantiscono maggiore concentrazione ed attenzione.
- Pratica subito dopo la prestazione. Solitamente dopo essersi esibiti ci si riposa, e si rinvia l’allenamento al giorno dopo. Invece, il miglior momento per allenarsi – sempre se non si è esausti – è proprio quello immediatamente dopo una performance. Questo aiuta ad identificare i propri punti deboli e a porvi rimedio.
- Prima di addormentarti crea un filmato nella tua mente. Quando ti metti a letto la sera visualizza nella tua mente un filmato che riproduce la tua performance migliore. La visualizzazione serve ad accendere il motore della mente inconscia affinché ti aiuti a realizzare i tuoi obiettivi.
- Premiati. Ogniqualvolta concludi una sessione di pratica concediti un premio: un pasto, un gioco, un piccolo premio. Insomma, qualunque cosa possa rappresentare per te una nota positiva e gratificante.
- Dedicati alla ripetizione. Solitamente la ripetizione ha una cattiva fama: è noiosa, meccanica, poco intelligente e fonte di nessuna ispirazione. Eppure è potente: è sicuramente la migliore leva che hai a disposizione per sviluppare il talento. Non disprezzare la ripetizione vedendola come una routine; piuttosto apprezzala considerandola come il tuo strumento più potente.
- Affidati ad una mentalità operaia. Visti da lontano, i top performer sembrano vivere una vita affascinante e comoda. Se li guardi da vicino, invece, ti accorgi che trascorrono le loro giornate facendo molta pratica. Lavorano sodo ed intensamente ogni sacrosanto giorno, che gli piaccia o meno.
- Fai più pratica e meno competizioni. Solitamente le gare sono divertenti. Quando si gioca è tutto più emozionante ed entusiasmante, ma si rallenta anche lo sviluppo delle abilità. Per ogni competizione fai almeno 5 sessioni di pratica per addestrare il tuo talento.
- Sostituisci le vecchie e cattive abitudini con abitudini nuove e positive. Se hai delle cattive abitudini e tenti di osteggiarle è sicuro che non le eliminerai mai definitivamente. Le abitudini sono davvero difficili da cambiare. Una cosa efficace che puoi fare è crearti nuove abitudini che si sovrappongano a quelle vecchie. Per costruire una nuova abitudine inizia lentamente e incrementa gradualmente l’impegno. Non preoccuparti se all’inizio ti sentirai un po’ goffo, stupido o frustrato; questo è fisiologico.
- Per imparare meglio una cosa, insegnala. Se vedi che c’è qualcuno che ha difficoltà nell’apprendimento delle tue stesse abilità non esitare ad aiutarlo insegnandogli quanto hai imparato. In questo modo migliorerai le tue capacità di affrontare le difficoltà.
- Sii paziente. Non puoi sviluppare il talento in poco tempo. Devi considerare sempre un arco temporale minimo di due mesi per cominciare ad apprendere nuove abilità. Pertanto non lasciarti abbattere se all’inizio non riscontri i miglioramenti desiderati.
- Se resti bloccato, apporta un cambiamento. A chi è che non è mai capitato di iniziare un nuovo percorso e di bloccarsi ad un certo punto? Quando sperimenti questo stato accelera le cose: obbligati a svolgere il compito più velocemente di quanto faresti normalmente. Oppure rallenta: andando molto più lentamente di prima potresti riuscire a vedere errori che ti erano sfuggiti. O ancora: inverti l’ordine dei compiti. Insomma, opta per qualche cambiamento!
- Sii coraggioso. Il coraggio è ciò che unisce la passione, la perseveranza e l’autodisciplina consentendoti di esprimere una performance supplementare. Il coraggio non è innato: puoi svilupparlo cominciando con la consapevolezza. Comincia ad individuare tutti quei momenti della tua vita in cui hai avuto coraggio e celebrali.
- Mantieni segreti i tuoi obiettivi. Anche se è naturale e molto invitante annunciare i propri grandi obiettivi, è molto più intelligente tenerli per sé. In questo modo non disperdi l’energia necessaria a realizzarli.
Conclusioni:
Spero che i suggerimenti per sviluppare il talento ti possano aiutare qualunque sia l’ambito in cui intendi sviluppare nuove abilità: sport, musica, arte, scienze, business. Anche se il talento cresce lentamente, e con piccole e quotidiane ripetizioni, chiunque può raggiungere traguardi straordinari. Certo, incontrerai sfide, difficoltà, punti d’arresto, salite ripide, demotivazione. Non ti lasciare abbattere: non credo che biasimeresti una piccola ghianda perché non è ancora diventata una grande quercia. Orbene, fai altrettanto con te stesso: non lamentarti perché il tuo talento è ancora in via di sviluppo. Coltivalo con la pratica lavorando diligentemente.
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