
Offese gratuite sul web e barbari digitali: non si usa il buonsenso
Articolo pubblicato da Francisco Pacifico fondatore del Blog Arricchisciti.com
Le offese gratuite sul web stanno diventando una vera e propria piaga sociale. Internet è uno strumento straordinario: sicuramente una delle più grandi invenzioni per l’umanità. Grazie al web riusciamo ad abbattere le distanze: le persone comunicano e si sentono più vicine, anche se fisicamente sono molto distanti.
Il problema, però, subentra quando nella percezione di alcuni l’abbattimento delle distanze significa il potersi prendere con disinvoltura una certa confidenza. Allora vengono meno i freni inibitori e le barriere del rispetto, della cortesia e dell’educazione, che solitamente caratterizzano i rapporti umani reali, e che ovviamente dovrebbero caratterizzare anche l’interazione virtuale! Sentirsi autorizzati ad offendere, a prendere in giro o ad insultare qualcuno solo perché non c’è un contatto diretto – faccia a faccia – non solo è da mediocri, ma è anche da vigliacchi.
I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli. La TV aveva promosso lo scemo del villaggio rispetto al quale lo spettatore si sentiva superiore. Il dramma di Internet è che ha promosso lo scemo del villaggio a portatore di verità.
Umberto Eco
Manca la cultura del rispetto digitale.
Viviamo in una società sempre più digitalizzata, ma ancora non si è consolidata una cultura del rispetto digitale. Si tratta di un problema serio: sono sempre di più le notizie di cronaca riguardanti le vittime del web. Bisogna avere il coraggio di parlare chiaro e di dire le cose come stanno: internet può anche uccidere. E se non si agirà sull’aspetto educativo e culturale, sarà sempre peggio. Il cyberbullismo non è meno feroce e non fa meno male del bullismo reale, quello fatto di percosse e lesioni fisiche, oltre che d’insulti. Anzi, le conseguenze sono anche più pericolose, in quanto il bullismo online è una forma di violenza psicologica che colpisce duro arrivando – nei casi più gravi – ad istigare al suicidio; pertanto guai a sottovalutarlo o sminuirlo.
Offese gratuite sul web: ecco la mia testimonianza.
Dal momento che curo il blog Arricchisciti, anche io opero in rete entrando continuamente in contatto con utenti virtuali. Ho deciso di scrivere questo articolo in quanto posso portare una testimonianza diretta. Di tanto in tanto, infatti, mi capita di essere attaccato con offese gratuite via email o sui social network da parte di quelli che io definisco i “barbari digitali”. Ma ciò che fa riflettere è che spesso per scatenare questi attacchi basta davvero poco, come ad esempio l’invio di una email di newsletter. Ecco il modo con cui alcune persone mi “ringraziano” dopo che ho investito dalle 5 alle 8 ore per scrivere un articolo, che poi viene messo gratuitamente a disposizione della comunità del blog: “Hai rotto il c***o”, “C’hai una faccia di c***o che non ce ne sono di simili”, “Basta con ste’ c***o di email”, ecc. ecc. Offese gratuite sul web ed una dialettica scurrile che denigrano il mio operato, senza il minimo rispetto per la mia persona. E la cosa più incomprensibile è che queste stesse persone che offendono si sono iscritti di LORO spontanea volontà alla newsletter. Inoltre, avendo la possibilità di disiscriversi semplicemente con un click, non si capisce perché, piuttosto che perdere tempo ad offendere, non procedano con la cancellazione della loro email dalla lista. Misteri della stupidità umana.
Oggi sono in prima linea contro il cyberbullismo e questo malcostume del web di offendere gratuitamente: ho imparato a NON essere vittima della diffamazione, dell’ingiuria o della denigrazione online riservandomi di intraprendere qualunque iniziativa legale a mia tutela contro gli idioti digitali.
Reagire alle offese gratuite sul web denunciando i “leoni da tastiera”
Non se ne può più: ovviamente chiunque lavori con il web è vittima di questi comportamenti beceri, che esaltano la bassezza umana. Anche le persone che godono di una certa notorietà sono sovente attaccate sulla rete: basta seguire un “Vip” su un canale social per rendersi conto con quanta disinibita maleducazione vengano commentati foto e post. Sicuramente c’è insofferenza e malcontento nella nostra società: allora molte persone esaurite e depresse per la vita (mediocre) che conducono si sfogano in situazioni banali. Ma questo non può e non deve rappresentare una giustificazione alle offese gratuite sul web. L’intolleranza verso le piccole cose – come può essere una newsletter – è sempre inaccettabile. Le condotte scostumate e oltremodo ingiuriose e denigratorie non andrebbero ignorate, bensì andrebbero denunciate alle autorità competenti, in quanto bisogna far comprendere a questi “barbari digitali” che dall’altra parte di un PC c’è qualcuno che merita rispetto. Anche se talvolta ci vuole del coraggio per parlare, non lasciatevi mai bloccare dalla paura di ripercussioni. Si tratta di una rivoluzione culturale che può trasformare il web da “giungla” a “luogo evoluto”.
Non siate mai vittime delle offese gratuite sul web, degli insulti ingiustificati e del cyberbullismo. REAGITE e DENUNCIATE senza farvi mai sopraffare dall’ignoranza, dall’intolleranza e dall’arroganza di quei miserabili vigliacchi che si nascondono dietro una tastiera per sfogare la loro insoddisfazione. Per bambini e adolescenti (o per adulti che vogliono parlare di problemi di cyberbullismo riguardanti bambini ed adolescenti): se volete un confronto ed essere ascoltati, potete rivolgervi al telefono azzurro o alla Polizia Postale.
Articolo pubblicato da Francisco Pacifico fondatore del Blog Arricchisciti.com